lunedì 4 maggio 2020

Pratica: raccogliere i respiri sparsi nel Dan Tian

Se mi chiedessero consigli su un singolo esercizio di Qigong da praticare con regolarità, al mattino prima di colazione o alla sera prima di andare a letto, bene la mia scelta ricadrebbe su questo semplicissimo ma essenziale esercizio. È uno schema di movimento piuttosto comune anche se, a dispetto della forma esterna, le visualizzazioni utilizzate possono essere diverse. In quella che propongo l'intenzione è quella di raccogliere l'energia pulita della terra, della natura e del cielo e portarla dentro di sé attraverso la sommità del cranio (punto Bai Hui), per unificarla con l'energia sparsa nel corpo e raccoglierla infine nell'addome (Dan Tian inferiore).

Prima di iniziare è bene restare per qualche minuto in posizione eretta rilassata, le braccia lungo i fianchi, le ginocchia leggermente flesse, il coccige appena ruotato in avanti in modo che la zona lombare sia rilassata, il mento leggermente richiamato verso il petto così da allungare le vertebre cerivicali, la lingua poggiata sul palato, la mente "adagiata" sulla consapevolezza del respiro nell'addome.

Si possono poi eseguire tre movimenti di salita-discesa per regolare la respirazione: durante l'inspirazione si esegue una trazione verso l'alto con le due mani, i palmi rivolti verso l'alto, seguendo la linea centrale del corpo (vaso Concezione, Ren Mai), dall'addome fino al plesso solare; durante l'espirazione i palmi sono rivolti verso il basso e le mani scendono fino a tornare distese lungo i fianchi. Se eseguito correttamente, questo semplice esercizio genera una piacevole sensazione di formicolio sulla pelle e all'interno dell'addome.


Dopo questa preparazione si passa all'esecuzione dell'esercizio, che consta di una inspirazione e una espirazione. Durante l'inspirazione le braccia si sollevano descrivendo due cerchi ai lati del corpo, fino a posizionarsi verticalmente sopra la testa, con i pami affacciati. A questo punto si ruotano i palmi verso il basso e si comincia ad espirare, mentre le mani ridiscendono lungo il vaso Concezione e si posizionano davanti all'addome, senza toccarlo, nella posizione di "protezione del ventre"; qui si fa una breve pausa, sempre continuando ad espirare, e poi si portano le braccia nella posizione iniziale, distese ai lati del corpo.

Si inspira ed espira dal naso, mantenendo il corpo eretto ma non rigido. La schiena e il petto accompagnano in modo naturale il movimento della respirazione: inspirando il petto si apre ed espirando si incava leggermente, mentre la schiena si arrotonda. Si può utilizzare una respirazione addominale naturale rilassata oppure la cosiddetta respirazione addominale diretta o "nel verso della corrente": espirando si esegue una moderata contrazione della base delle pelvi (perineo, punto Hui Yin) e della muscolatura addominale (si tira la pancia in dentro), mentre inspirando si rilassa il perineo e si lascia che l'addome si espanda liberamente. È in ogni caso importante che il corpo sia rilassato e che le eventuali contrazioni dell'addome siano leggere e delicate, in modo da non compromettere la capacità di percepire il flusso del Qi.

Si tratta di un esercizio molto piacevole, che aiuta a ricaricarsi e ad accumulare energia nel Dan Tian, che potremo sentire più caldo e pieno. Esso aiuta inoltre a sviluppare la capacità di evocare e percepire la sensazione del Qi, soprattutto lungo il vaso concezione e nell'addome. Consiglio di eseguire un minimo di 3 ripetizioni, meglio 6 o 9. Non vi sono comunque limiti al numero di ripetizioni, fintanto che l'esecuzione rimane piacevole e non si prova stanchezza.

Pino Creanza

Riferimenti bibliografici:
  • Suen Koei-li, "Qi Gong", Luni Editrice

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