venerdì 28 dicembre 2018

Introduzione al Qigong marziale - Parte II



Nella prima parte di questo articolo abbiamo visto come nelle arti marziali si cerchi di sviluppare l'abilità di guidare l'energia interna Qi al fine di rendendere più efficaci le tecniche difensive ed offensive. In particolare, nel Taijiquan e nelle altre arti marziali "interne", la capacità di generare e veicolare il Qi si coniuga con un utilizzo molto particolare della muscolatura, che deve essere al tempo stesso rilassata e pronta a scattare elasticamente per emettere la forza (Fa Jin). Approfondiamo in questa seconda parte le pratiche respiratorie e di Qigong marziali utilizzate nel Taijiquan.

Pratiche di respirazione marziale

Nel Qigong marziale, oltre ad accumulare Qi nel Dan Tian, ci si esercita a condurlo in maniera efficace per energizzare il corpo. Queste le paratiche più comuni:
  • Respirazione Dan Tian. Si usa la respirazione addominale diretta o inversa per muovere l’addome e convertire il grasso/essenza in Qi. Se la mente è sul punto Qihai (superficie dell’addome, falso Dan Tian) allora si parla di respirazione Dan Tian, se invece la mente è al centro dell’addome (nel vero Dan Tian) allora si parla di “respirazione embrionale”. Quest’ultima consente di accumulare maggiori quantità di Qi all’interno del corpo.
  • Respirazione delle due porte dei piedi (punti Yongquan della pianta dei piedi, meridiano dei reni). Quando inspiro porto il Qi al Dan Tian; quando espiro conduco il Qi lungo le gambe fino alla pianta dei piedi e di lì nel pavimento, mentre scendo leggermente con il corpo, nella posizione del cavaliere. È un esercizio fondamentale per sviluppare il senso del radicamento, ma anche per condizionare le articolazioni delle caviglie, delle ginocchia e delle anche. Come variante, quando espiro e mi abbasso posso ruotare da un lato e dall’altro, per far lavorare in torsione le articolazioni.
  • Respirazione delle due porte delle mani (punti Laogong del palmo delle mani, meridiano del pericardio). Quando inspiro porto il Qi al Dan Tian; quando espiro conduco il Qi al palmo delle mani, abbassandole leggermente, come se stessi spingendo qualcosa che oppone resistenza verso il basso. Come variante posso estendere i palmi ai lati del corpo o frontalmente.
  • Respirazione delle quattro porte. I due precedenti esercizi combinati insieme.
  • Respirazione della quinta porta. Quando inspiro condenso l’energia al centro; quando espiro la conduco in basso al punto Huiyin del perineo e in alto al punto Baihui della fontanella, portando così in alto il mio spirito e focalizzando lo sguardo e l’intenzione sul nemico. È un esercizio più meditativo, che serve a sviluppare la capacità di focalizzare il proprio spirito quando si è in un combattimento.
  • Respirazione delle cinque porte. È la combinazione delle ultime due.
  • Grande circolazione marziale. È una applicazione particolare della cosiddetta “Grande Circolazione del Qi”, in cui si conduce il Qi alle estremità del corpo, i piedi e le mani, per radicarsi e portare energia alle tecniche marziali.

La Grande Circolazione

In termini generali, la Grande Circolazione ha due scopi principali:
  • portare il Qi in specifici meridiani e punti del corpo;
  • scambiare il Qi con l’esterno, ad esempio la natura o altri esseri viventi.
È ad esempio comune in Cina praticare Qigong a contatto con gli alberi al mattino presto prima dell’alba, per assorbire energia vitale, o al tramonto per cedere l’energia in eccesso e calmarsi.

Esempi di Grande Circolazione:
  • Respirazione delle articolazioni (joint breathing), in cui quando si inspira si porta il Qi all’interno dell’articolazione, nelle ossa, e quando si espira si porta l’energia all’esterno, sensibilizzando e nutrendo i tessuti. Se si associano a questa respirazione degli opportuni movimenti di tensione e stiramento si vanno anche ad irrobustire i tendini e i legamenti.
  • Respirazione del vaso cintura, in cui si condensa il Qi all’interno durante l’inspirazione e lo si lascia espandere nel vaso cintura e oltre nell’espirazione, proiettando all’esterno il Qi Guardiano (Wei Qi) e aumentando così le difese immunitarie e dagli agenti esterni.

La Piccola Circolazione

Nella visione cinese del corpo energetico, ci sono sette coppie di porte/punti che si bilanciano una con l’altra:
  1. Baihui (fontanella, yang), il luogo dove si raccoglie lo spirito Shen, e Huiyin (perineo, yin)
  2. Yintang (terzo occhio) e Qiangjian
  3. Rhenzong (solco sottonasale) e Fengfu (“cuscino di giada”) o Naohu (apice del collo)
  4. Tiantu (fondo della gola) e Dazhui (centro delle scapole)
  5. Juwei (fondo dello sterno) e Lingtai (Gv-10)
  6. Yinjiao (tre dita sotto l’ombelico) e Mingmen (zona lombare, tra le vertebre L2 e L3). Questi due punti sono connessi direttamente al vero Dan Tian.
  7. Longmen (inguine) e Changquiang (coccige)


Normalmente il Qi entra nel vaso Concezione attraverso Yinjiao, scende fino a Huiyin e di lì risale il vaso Governatore sulla schiena passando da Mingmen, percorre tutto il vaso Governatore fino al centro del palato e attraverso la lingua entra di nuovo nel vaso Concezione, completando il “Percorso del Fuoco” della Piccola Circolazione (anche detta Orbita Microcosmica, o Piccolo Circuito Celeste).

La Piccola Circolazione è naturalmente molto attiva di giorno e rafforza il corpo fornendogli energia: il Qi che circola senza ostacoli nei due vasi straordinari Concezione e Governatore alimenta infatti in maniera appropriata i 12 meridiani, collegati a loro volta a tutti gli organi interni.

Se praticato in maniera consapevole, come esercizio in cui si forza una maggiore quantità di Qi a fluire lungo il percorso del Piccolo Circuito Celeste, si può amplificare l’effetto di nutrimento e rafforzamento del corpo. Non è però una pratica esente da rischi in quanto il Qi, soprattutto se accumulato in grande quantità, può prendere “strade anomale” e creare problemi.



La Grande Circolazione Marziale

Nella Grande Circolazione Marziale, quando il Qi raggiunge il punto Dazhui al centro delle scapole, lo si conduce volontariamente verso le braccia fino ai punti Laogong dei palmi delle mani, durante l’espirazione. Allo stesso tempo, si conduce il Qi dal Dan Tian alla pianta dei piedi, analogamente a quello che si fa nella respirazione delle quattro porte descritta in precedenza.

La particolarità della Grande Circolazione Marziale sta nel fatto che al flusso di Qi che normalmente entra nel vaso Concezione attraverso il punto Yinjiao dell’addome aggiungiamo un extra-flusso di Qi che entra dal vero Dan Tian direttamente nel vaso Governatore attraverso il punto Mingmen, aumentando così il flusso totale di energia che risale la schiena e raggiunge le braccia e le mani.

Per fare questo dobbiamo imparare ad “aprire” il punto Mingmen, aumentando lo spazio intervertebrale: praticamente si esegue durante la respirazione un leggero movimento spinale, “ondeggiando” la colonna in modo da spingere in dentro e in fuori le vertebre lombari.



Questa la procedura corretta eseguita con la respirazione addominale inversa, in posizione eretta:
  • nella prima fase dell’inspirazione, contraggo il perineo e porto leggermente il coccige in avanti, in modo da ridurre la naturale lordosi lombare e aprire così il punto Mingmen, permettendo così al Qi di affluire al vaso Governatore direttamente dal Dan Tian; questo flusso di Qi si va a sommare con quello che naturalmente risale la schiena passando dal punto Huiyin (chiuso in questa fase, cioè contratto);
  • continuando ad inspirare con il perineo contratto, accompagno con un leggero movimento spinale la risalita del Qi lungo la schiena e fino al punto Dazhui al centro delle scapole; in questa fase il petto è aperto e il punto Dazhui chiuso;
  • quando il flusso di Qi arriva al centro delle scapole, incasso il petto aprendo il punto Dazhui e comincio ad espirare guidando il Qi lungo le braccia fino al palmo delle mani;
  • contemporaneamente (vedi respirazione delle due porte dei piedi), rilasso la contrazione del perineo, aprendo il punto Huiyin, e conduco un flusso di Qi dal Dan Tian lungo le gambe fino alla pianta dei piedi.
La Grande Circolazione Marziale, eseguita con la respirazione addominale inversa, è “la respirazione” che si esegue nella pratica della sfera Taiji e nel Taijiquan in generale. All’inizio è necessario esercitarsi ed eseguirla con attenzione e sforzo di consapevolezza mentale, con il tempo diviene naturale e non si ha più bisogno di concentrassi intensamente. Si raggiunge così lo stato del “regolare senza regolare” e basta una minima intenzione mentale per attivare questo tipo di circuito energetico.

Pino Creanza

Riferimenti bibliografici
  • Dr Yang, Jwing-Ming, “Qigong for health & martial arts: exercises and meditation”
  • Dr Yang, Jwing-Ming and David Grantham, “Tai Chi Ball Qigong for health and martial arts”
  • Dr Yang, Jwing-Ming, “Understanding Qigong Vol 6 DVD – Martial Arts Breathing” 

Nessun commento:

Posta un commento